Quali sono le strategie video sui social dei grandi brand?
Nel marketing, nella produzione di video e in qualsiasi altro aspetto della vita, c’è una verità sempre valida: si impara dai grandi, trovando poi una propria identità . E visto che siamo nel pieno dell’era del video marketing online, e visto che i piccoli business devono sfruttare i social network per poter attirare una fetta sempre maggiore di pubblico, la prima cosa da fare è guardare all’esempio dei grandi brand: quali strategie video utilizzano sui social? Quali tecniche impiegano per rapire l’attenzione degli utenti e convertirli pian piano in clienti fedeli? Lo vedremo oggi in questo post dedicato proprio ai filmati sui social network.
Le strategie video sui social dei grandi brand
Attenzione, però, che quando si parla di video marketing e strategie video sui social non ci si riferisce al solo YouTube. Certo, questo particolare social media è un canale fondamentale per ogni business che voglia mettere in campo una campagna di social media marketing a tutto tondo, ma è altrettanto vero che anche Facebook, ormai, è il regno dei filmati: ti basti sapere che negli Usa, tra il 2014 e il 2015, su questo social network i video post sono aumentati del 94%, e che ormai l’audience potenziale di un video sfiora i 2 miliardi di utenti attivi a livello mensile. Insomma, la produzione di un video aziendale concepito e girato a regola d’arte, grazie all’universo dei social, può davvero rivoluzionare le sorti di un business. Ma quali sono le migliori strategie video sui social? Come detto… chiediamolo ai grandi brand.
Già nel 2013 i 100 brand più grandi del mondo avevano una marcata presenza su Youtube: fin dagli albori del video marketing i grandi marchi hanno fatto a gara non solo per produrre più video, ma anche per differenziare i contenuti, proponendo di volta in volta qualcosa di diverso e sempre più nuovo, integrando con le loro pellicole le campagne marketing.
Il primo esempio che ti vogliamo portare è quello del brand di abbigliamento e attrezzatura sportiva Dick’s Sporting Goods (oltre 700 punti vendita nel mondo). Chi pensa alla produzione di spot televisivi di qualità pensa subito alle mitiche pubblicità di marchi rinomati come Nike e Adidas, pieni di star internazionali dello sport. Ma qui siamo online, siamo sui social media, e siamo prossimi all’orizzonte dei Brandend Video Content. Il marchio sportivo in questione decide di realizzare un filmato che non esalta i propri prodotti, no, sceglie di fare qualcos’altro, sceglie di fare di più: è il cliente a target che viene raccontato, in particolare quelle madri che trovano la forza di indossare le scarpe da corsa e, nonostante i mille impegni, riescono a dedicarsi allo sport. Qui abbiamo a che fare con un video emozionale, che spinge lo spettatore a infilare a sua volta le scarpe da corsa. Semplicemente perfetto.
Già nel 2013 i 100 brand più grandi del mondo avevano una marcata presenza su Youtube: fin dagli albori del video marketing i grandi marchi hanno fatto a gara non solo per produrre più video, ma anche per differenziare i contenuti, proponendo di volta in volta qualcosa di diverso e sempre più nuovo, integrando con le loro pellicole le campagne marketing.
Il primo esempio che ti vogliamo portare è quello del brand di abbigliamento e attrezzatura sportiva Dick’s Sporting Goods (oltre 700 punti vendita nel mondo). Chi pensa alla produzione di spot televisivi di qualità pensa subito alle mitiche pubblicità di marchi rinomati come Nike e Adidas, pieni di star internazionali dello sport. Ma qui siamo online, siamo sui social media, e siamo prossimi all’orizzonte dei Brandend Video Content. Il marchio sportivo in questione decide di realizzare un filmato che non esalta i propri prodotti, no, sceglie di fare qualcos’altro, sceglie di fare di più: è il cliente a target che viene raccontato, in particolare quelle madri che trovano la forza di indossare le scarpe da corsa e, nonostante i mille impegni, riescono a dedicarsi allo sport. Qui abbiamo a che fare con un video emozionale, che spinge lo spettatore a infilare a sua volta le scarpe da corsa. Semplicemente perfetto.
L’altro esempio che vi vogliamo fare è la strategia video di Ikea. In questo caso la scelta di filmati da cui trarre ispirazione è davvero sterminata, in quanto la casa svedese cura in modo particolare la realizzazione di spot e di Brandend Video Content. Ed è gran parte grazie a questa strategia video che, come si suol dire, un solo libro è stato distribuito in più copie della Bibbia: il catalogo Ikea. In ogni filmato, l’utente è al centro, e i prodotti scorrono a lato. Questo semplice eppure intrigante video era stato prodotto in occasione di Halloween e distribuito sui canali social del brand.
Le strategie video dei grandi brand ci insegnano che, quando tutte le offerte sembrano uguali, è necessario mostrare agli utenti la propria diversità. Microsoft ha fatto di più, mostrando con un filmato che le sue tecnologie possono fare la differenza – anche qui, di nuovo, le emozioni hanno un ruolo centrale.
Un altro esempio di advertising che non sembra affatto una pubblicità: lo spettatore si accorge della storia, della musica, del ballo, dell’eleganza della ripresa… ma il brand – in questo caso Burberry –, pur a lato, fa capolino, e rimane impresso nella sua mente:
Le strategie video dei grandi brand ci insegnano che, quando tutte le offerte sembrano uguali, è necessario mostrare agli utenti la propria diversità. Microsoft ha fatto di più, mostrando con un filmato che le sue tecnologie possono fare la differenza – anche qui, di nuovo, le emozioni hanno un ruolo centrale.
Un altro esempio di advertising che non sembra affatto una pubblicità: lo spettatore si accorge della storia, della musica, del ballo, dell’eleganza della ripresa… ma il brand – in questo caso Burberry –, pur a lato, fa capolino, e rimane impresso nella sua mente:
Come non parlare infine, di uno dei grandi brand del nostro Paese, ad esempio Barilla, che con i filmati aziendali ha creato grandi storie:
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